L’Ecomuseo, non è un edificio dove si possa entrare, è una sorta di museo diffuso, dove le cose da vedere non sono tutte relegate in un luogo, ma protette, difese e messe in evidenza proprio nel luogo dove sono state prodotte e continuano ad essere utilizzate. Quindi, quando vi recate in visita all’Ecomuseo Adda di Leonardo, se a un certo punto arrivate al fiume e non trovate più i cartelli, non chiedetevi dove sia l’ingresso ma guardatevi in giro: siete già entrati, l’Ecomuseo è attorno a voi!

Perché Adda di Leonardo?
Perché Leonardo ha vissuto qui per quasi 20 anni, appropriandosi di questo territorio, disegnandolo e dipingendolo in alcune sue famose opere, come nelle due versioni de “La Vergine delle Rocce”.
Perché Leonardo, su incarico del Duca di Milano Ludovico il Moro, studiò a lungo il problema di rendere navigabile l’Adda nel tratto delle rapide che si trovano tra Paderno e Cornate d’Adda.
Perché perfezionò la tecnologia di una traghetto che ancora fa la spola da una sponda all’altra sfruttando solo la forza della corrente.

L’Ecomuseo può essere visitato in vari modi, a piedi, in bicicletta, a cavallo in gommone o addirittura in mongolfiera; le “sale” spaziano dall’archeologia industriale, alle aree naturalistiche, fino al patrimonio storico risalente al medioevo.

Per saperne di più: https://www.ecomuseoaddadileonardo.it/

come-arrivare-cartina